Galleria fotografica e dei ricordi del Museo M.A.C.I.A.
Alcune immagini che rappresentano la storia del museo, del curatore e degli artisti che hanno le proprie opere nelle collezioni del Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America. Vogliamo inoltre aggiungere un importante articolo apparso sul sito "INSIDEART" del 27/01/2013: "A sentire la storia del museo d’arte contemporanea italiana in Costa Rica e del suo curatore Gregorio Rossi si ha l’impressione che la nascita di questo importante polo culturale fosse scritta nel destino. È una storia di coincidenze, che si mescolano, come in una tela armonica e perfetta, con la professionalità, l’ingegno e soprattutto la passione che quest’uomo ha profuso nelle sue idee. Il Macia deve infatti la sua nascita a una serie di incontri fortuiti e intuizioni. Gregorio Rossi li illustra con un inconfondibile accento toscano che regala autenticità e vigore alle sue parole. Come
quando racconta del suo primo approccio con l’addetto culturale dell’ambasciata della Costa Rica in Italia, nel 2002, in occasione di una celebrazione al Quirinale per ricordare i 500 anni dallo sbarco di Cristoforo Colombo in America, avvenuto proprio in Costa Rica. Questa conoscenza gli è servita da spunto per allestire una prima mostra di artisti macchiaioli a San Josè, la capitale costaricense. Il caso volle che, alla presentazione della mostra, Gregorio Rossi ricevesse grandi elogi non solo per il valore artistico dell’esposizione, ma anche per la sua concezione dell’arte, intesa come messaggio di pace. Non sapeva, neldivulgare questa sua convinzione, che la Costa Rica è dal 1947 l’unico Paese al mondo a non avere un esercito, proprio per il carattere pacifico della sua diplomazia. Durante la mostra dei macchiaioli, inoltre, avvenne una cosa singolare: «Mi sono arrivati più di 1000 messaggi di visitatori, pittori e autorità racconta Rossi che incoraggiavano questa idea della pace. Ne è nato un vero movimento di opinione. Nei messaggi si parlava di Italia come paese dell’arte e da lì mi sono sentito di assecondare questo comune sentire, dando una casa a questa voglia di arte italiana». È nata così l’idea di realizzare un museo. Un’idea promossa provvidenzialmente da alcune convergenze politiche, anche queste, racconta Rossi, «impreviste e casuali». Si dà il caso che proprio in quegli anni, infatti, i rapporti diplomatici tra Italia e Costa Rica si stavano riconsolidando dopo una fase di raffreddamento e c’era proprio bisogno di un suggello alla ritrovata amicizia. Non solo. In quel periodo era diventato presidente della Costa Rica Oscar Arian, Nobel per la pace nel 1987 grande sostenitore del progetto. Il resto lo ha fatto Gioacchino Trizzino, l’ambasciatore italiano in Costa Rica nel 2004. Da questa sinergia e passione è nato a San Josè il Macia, dal 2004 uno dei più prestigiosi fiori all’occhiello dell’arte italiana all’estero. «Da quando abbiamo inaugurato si è registrato un grande successo in termini di pubblico e di valore artistico delle esposizioni – spiega Rossi a Inside Art – i nostri visitatori hanno dimostrato sempre molto interesse per l’offerta artistica del museo e soprattutto per la nostra scelta: quella di affiancare artisti emergenti e poco noti a quelli dotati già di una loro bibliografia.