Collezione

Anna Ramenghi

Nata a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1931.

Presentata da: Giorgio di Genova, Giulio Cesare Ghiglione, Enrico Senia, Mauro Bocci, Gino Calenda di Tavani.

Ha esposto a: Bologna, Arte Fiera; Genova, Associazione Culturale Satura; Pieve di Cento (BO), Museo Bargellini; Bologna, Rocca di Dozza; Odessa (URSS), Assessorato Belle Arti; Genova, Studio Leopardi; Genova, Museo diocesano; Savona, Palazzo del Comune; Parigi Bagnolet, Chiesa di Saint Denise; Roma, Palazzo dei Congressi; treviso, Palazzo Dei Trecento; Genova, Palazzo Ducale.

"Anna Ramenghi, temperamento dotato di forte tensione lirica al punto di connotarsi in questa nostra epoca cinica e distratta, nonché opportunista, come l'ultima romantica ... La sua concentrazione lirica non poteva non riflettersi nella sua pittura, al centro della quale immancabilmente c'è e c'è stata fin dagli esordi una rimeditazione, spesso anche memoriale, sul proprio esistere e sentire; in altre parole, una pervicace analisi del proprio io e delle risonanze da esso avute nei rapporti con gli altri, al fine di fissarne le presenze esistenziali, le essenze sentimentali e le emozioni conseguentemente esperite. Per la pittura della Ramenghi credo che non si possa fare a meno di parlare di diario dell'animo, diario segreto, non solo in quanto ad essa vengono affidati i moti più segreti del suo sentire e del vissuto personale, ma anche perchè le confessioni sciorinate opera dopo opera vengono riferite con un comunicar criptico che, mentre parla di sé, finge di parlar d'altro e di altri, figure mitologiche comprese, iin ottemperanza ad un pudore, tutto femminile, nel mettere a nudo se stessa e il proprio cuore. Tutto, in definitiva, nella pittura della Ramenghi ruota intorno all'asse del proprio io"

Giorgio Di Genova

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