Mostre

Walter Sabatelli

Data della mostra: dal 21/01/2011 al 30/01/2011

Nato a Cecina (LI) nel 1925, muore a Grosseto nel 1997.

Presentato da: Dora Favatella Lo cascio, David Toschi, Alberto Gavezzini, Vincenzo Gatto, Stefano Francolini, Alfeo Chirici, Luigi Servolini.

Ha esposto: Costa Rica, San Josè, Museo di Arte Contemporanea Italiana in America; Follonica, Civica Pinacoteca Amedeo Modigliani dove gli è dedicata una sala; Stati Uniti, San Diego, Italian Social and Cultural Center di Balboa Park; Montevarchi, Galleria Palazzetto Alamanni; Svizzera, Berna, Museo Paul Logos; Bologna, Galleria San Giuseppe; Stati Uniti, Palm Beach, Vally Findley Gallery; Belize, National Institute of Culture and History; Milano, Fondazione Stelline; Firenze, Centro Europeo dell'Arte di Bruxeles, Premio Ponte Vecchio.

Sue opere si trovano presso: Washington D:C:, The Withe House Collection; London, The Royal Collection of St. James's Palace; Los Angeles, The Ronald Regan Foundation and Museum; Sacramento, The California Capitol State Building; New York, Municipal Collection; Panama City, Museo del Canal Interoceanico; Bagheria, Villa Cattolica, Museo Renato Guttuso; Repubblica di Costa Rica, Ministero degli Affari Esteri; Belize, Instituto Nacional de Cultura et Historia; Follonica, Civica Pinacoteca Amedeo Modigliani; San Diego, Collection Arthur Mille Crom; Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.

"Il linguaggio pittorico di Walter Sabatelli è lontano dalle risonanze della sperimentazione, non partecipa alle laceranti polemiche che hanno fermentato le stagioni del dopoguerra, ma ne ha sentito formalmente gli influssi, racchiudendoli nella sua poetica legata alle trame quotidiane del suo mondo: la Maremma. Si definiva "pittore di campagna", ma l'essenzialità di espressione e la sua sperimantazione del colore rispondono ad una costante misurazione con se stesso, quasi simbolo di un intimo sodalizio, di un ininterrotto colloquio tra l'uomo e l'artista. La sua tendenza grammaticale alla ricerca formale, basata su ragioni interne ed autonome, è esaltata dall'energia irradiante della luce che sfuma i toni, sfrangia i contorni della raffigurazione in una vibrazione misteriosa, imponendo la suprema essenza dell'ordine, nell'apparente irrazionalità della materia. Walter Sabatelli è stato senza dubbio una voce furi dal coro. In realtà di influssi, dagli Impressionisti ai Macchiaioli, dai Labroncini a Guttuso, ne ha subiti molti, come è naturale che succeda, ma per tutta la vita ha proseguito lungo la strada della ricerca. Ha realizzato, utilizzando le tecniche pittoriche più disparate, tele e carte che hanno comunque come protagonista il colore; a lui la forma serviva solo come giustificazione per tentare arditi acccostamenti, non la riproduce in termini prospettici, anzi la usa per creare un mondo parallelo, tutto proprio, intimo."

Dora Favatella Lo Cascio

"Una voce fuori dal coro; quella di Walter Sabatelli lo è senza dubbio ... di influssi (dagli Impressionisti ai Macchiaioli, dai Labronici a Guttuso) ne ha subiti molti come è naturale che succeda a chiunque nei campi più disparati, ma Sabatelli che proseguito per tutta la vita lungo la strada della ricerca; attento a non farsi condizionare eccessivamente dalle mode del momento ... A lui la forma serve solo come giustificazione per tentare arditi accostamenti. Non la riproduce in termini prospettici. Anzi la usa per creare un mondo parallelo, tutto proprio, intimo. Sabatelli sa salire di tono quando si cimenta con le sue barche, i suoi paesaggi, le baracche dei pescatori. Il mondo delle sue tele assume toni e contorni irreali, che si accentuano man mano che esplora i confini dell'astrazione. Non per nulla, a mio parere, l'artista raggiunge il suo punto più alto quando, dimenticati i colori ad olio, prende in mano carta ed acquarelli, i suoi antichi amori."

Alberto Gavazzeni

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